DIMISSIONI PER PAPA FRANCESCO BERGOGLIO (non è un vero papa)

CONSIDERATA L'OGGETTIVA DIFFICOLTA' A FAR GIRARE QUESTA PETIZIONE, CHI ADERISCE E' PREGATO DI FARLA CIRCOLARE NELLE MODALITA' CHE RITERRA' OPPORTUNE.

GRAZIE

 

Papa Francesco sta distruggendo la Chiesa Cattolica con il relativismo, tanto combattuto da Papa Benedetto XVI, ed errori dottrinali su vari piani dal discorso sull'omosessualità e sulla coscienza personale, nonché a considerare l'evangelizzazione nella storia della Chiesa come un proselitismo illegittimo per diffondere il Verbo incarnato. I riscontri sono oggettivi in quasi tutte le sue omelie, catechesi ed interviste, anche se quest'ultime non fanno parte del Magistero ne evidenziano l'eresia e l'apostasia. Abbiamo un Papa CHIARAMENTE PROTESTANTE E ANTICLERICALE.
Partecipiamo numerosi a questa petizione facendola arrivare a proporzioni mediatiche corpose, in modo tale da ottenere lo scopo prefissato a salvaguardia della Fede.

INOLTRE

Sul trono di Pietro é assiso tal Papa Francesco. Sin dagli inizi del suo Pontifcato, costui ha stravolto ogni forma, cerimoniale o rispetto della figura Papale, spesso posta in modo caricaturale. Non sono mancate occasioni addirittura esilaranti come a Rio o Piazza San Pietro. Nel suo Magistero, prolungamento della vacatio Conciliare, situazione che ormai si tramanda da 50 anni, Bergoglio ha giocato con lo zucchetto, bevuto da bibibite e lattine in pubblico, insomma non ha mantenuto un minimo di contegno decoroso e confacente al munus. Inoltre in varie estrenazioni ha seriamente messo in pericolo il Magistero della Chiesa e la Tradizione con incaute dichiarazioni sugli omosessuali o sulla famiglia. E' del tutto evidente che quest' uomo sia inadeguato al compito che ricopre. Si invitano i fedeli che non apprezzano l' operato di Papa Bergoglio a sottoscrivere questo testo eventualmente aggiungendo note e commenti ad integrazione.

 

Papa Francesco sta distruggendo la Chiesa Cattolica con il relativismo, tanto combattuto da Papa Benedetto XVI, ed errori dottrinali su vari piani dal discorso sull'omosessualità e sulla coscienza personale, nonché a considerare l'evangelizzazione nella storia della Chiesa come un proselitismo illegittimo per diffondere il Verbo incarnato. I riscontri sono oggettivi in quasi tutte le sue omelie, catechesi ed interviste, anche se quest'ultime non fanno parte del Magistero ne evidenziano l'eresia e l'apostasia. Abbiamo un Papa CHIARAMENTE PROTESTANTE E ANTICLERICALE.
Partecipiamo numerosi a questa petizione facendola arrivare a proporzioni mediatiche corpose, in modo tale da ottenere lo scopo prefissato a salvaguardia della Fede.

 

 

Quando il lupo si "veste d'agnello"

2014-02-04 13:53

 

Si tratta di essere OBIETTIVI:

bergoglio nè parla da Papa, nè da Vescovo,
ma da eretico\apostata.

Se è scandaloso dire questo, è perchè è ancora più scandaloso che sia dove mai dovrebbe essere quell'uomo.
Sta rovinando, ridicolizzando, dissacrando il Mandato e l'Autorità petrine, 
sta spogliando la Chiesa istituzionale, la vera Chiesa.
Sta dando tutto in pasto al cattivo ecumenismo, al modernismo, al riformismo, alle eresie, al protestantesimo.
Stanno "antropocentrizzando" la Chiesa, che di sua natura e fondazione è TEO-CENTRICA.
Per meglio dire: CRISTO-centrica.

Bergoglio sta "umanizzando" beceramente tutto.
Stanno livellando tutto sul piano orizzontale, togliendo tutta la sacralità e trascendenza e il piano verticale (l'uomo verso Dio).

Bergoglio "avvicina" anzi umanizza la Chiesa al mondo, 
invece è il mondo a dover avvicinarsi A DIO.

Stanno venendo meno ai compiti primari dell'Istituzione divina, così come fondata dal Signore.
Stanno parlando solo più sul piano terreno-materiale invece che in primo luogo spirituale e soprannaturale, 
come se tutto si riducesse al regno DI questo mondo.

E INVECE "il Mio Regno NON E' di QUESTO mondo".

Invece la priorità assoluta è la SALVEZZA ETERNA delle ANIME con la loro CONVERSIONE, e i "corpi" e problemi terreni di questo mondo vengono soltanto DOPO questo compito primario che ha la Chiesa magisteriale.
Bergoglio ribalta astutamente l'accento sull'uomo invece che su Dio in primis.

Bergoglio non fa altro che il gioco eterodosso del Sistema, che volge a instaurare una farlocca e umaniteria Relgione mondiale, come risultato dell'UNIONE di tutte le altre esistenti.

L'UNICO Ecumenismo sano e lecito è quello di RIENTRO: di tutte le varie confessioni scismatiche IN SENO all'Unica Vera Chiesa, Cattolica.

Tutto il resto è falso ecumenismo NON voluto e fondato dal Signore.

Bergoglio sta trasformando la Chiesa e il suo Compito essenziale in puro UMANESIMO liquido e adattabile a tutto.

Begoglio sta dissacrando la sacralità e importanza della Liturgia.

Bergoglio deride implicitamente i compiti primari che ha la Chiesa come Maestra dei popoli.

Bergoglio sta impoverendo e minando la stessa Autorità suprema del Pontificato con collegialità e riforme nefaste che tolgono effettivo Potere centrale alla figura autentica del papa, così come voluta dal Signore.

Bergoglio sta relativizzando il Mandato petrino e lo sta umanizzando e decentrando.

Bergoglio sta appiattendo la Gerarchia apostolica, dal piano verticale a quello orizzontale umano.

Bergoglio relativizza l'OGGETTIVO concetto cattolico stesso di Bene e male e di Divinità.

Bergoglio sta eretizzando i DOGMI infallibili.

Bergoglio dice eresie su eresie, che con arrampicate di specchi acrobatiche poi i Media e il Vaticano e i "normalisti" cercano di giustificare.

Bergoglio fa il gioco della massoneria e dei protestanti, il gioco del cattivo ecumenismo.

Bergoglio è pedina VICENTE della NUOVA (falsa) RELIGIONE MONDIALE BLASFEMA che stanno costruendo, in cui stanno portando le masse.

Anche grazie a bergoglio stanno edificando una NUOVA e blasfema "chiesa" sulle rovine della vera Chiesa, Chiesa quest'ultima che è agonizzante e ammalata gravemente, bergoglio le sta dando il colpo di grazia.

Sul piano religioso fa perfettamente il gioco del Governo mondiale unico, della Dittatura mondiale che stanno portando a compimento.

E' un "papa a modo del MONDO" e quindi non a Modo di Dio, e quindi non è un VERO papa.

E' solo un astuto e furbo imbonitore delle masse.

Masse allo sbando, che poichè tiepide, indietro nelle Cose che sono di Dio e non praticanti la vita di Spirito:
non si rendono conto della marea di ERESIE e della spoliazione graduale della Chiesa Cattolica
.

Stanno smantellando la vera Chiesa, così come da Fondazione.

Bergoglio è una disgrazia per la situazione ecclesiale odierna.
E badiamo: da un punto di vista SANTO, non mondano.

Bergoglio è un falso pastoreLupo ammantato d'agnello,
che pascola all'interno di un recinto che non gli appartiene,
è "Papa" soltanto sulla carta e a parole, non è degno di stare dove è ora, 
non rappresenta il Volere di Dio.
Il Trono di Pietro è stato di fatto, usurpato.

 


IMPORTANTISSIMO: IL CARD BURKE AFFERMA CHE BERGOGLIO NON DICE COSE CATTOLICHE!!!

Va bene la misericordia, ma a tutto c’è un limite. Così, a poche ore di distanza dalle dichiarazioni del cardinale Raymond Burke contro lo stile di Francesco improntato a non fare di aborto, eutanasia e nozze gay i capisaldi della sua agenda pastorale, il porporato americano è stato rimosso dalla congregazione per i Vescovi. Una bocciatura in piena regola: Burke ha solo 65 anni ed era stato nominato nell’importante dicastero curiale solo dal 2009.

CHI E’ BURKE

Prefetto del Tribunale della Segnatura apostolica, giurista di rango, già vescovo di St.Louis, Burke è considerato il più conservatore tra i conservatori della curia. Vicino ai tradizionalisti, è spesso balzato alle cronache per l’uso da lui fatto di vistosi paramenti caduti in disuso: cappemagne, galeri cardinalizi, strascichi lunghi parecchi metri, mitre altissime che non si vedevano da decenni. Insomma, quanto di più lontano possa esserci dal modello sobrio di prete che ha in mente l’argentino gesuita.

LE CRITICHE DI BURKE AL PAPA

Ma è sulle questioni morali che il solco tra i due si è allargato sempre di più. Quest’estate, conversando con una rivista d’oltreoceano, Burke ribadiva tutte le sue critiche al cambio di passo impresso dal decisionista Pontefice gesuita: “Basta con il falso senso del dialogo che si è insinuato anche nella Chiesa. Non è possibile riconoscere pubblicamente chi sostiene aperte violazioni della legge morale, né rendere loro onori in qualche forma. Questo è uno scandalo, una contraddizione, è sbagliato”. E ancora, rincarando la dose, notava la “allarmante rapidità con cui si sta realizzando l’agenda omosessuale”, elemento “che dovrebbe risvegliare tutti noi e spaventarci per quanto riguarda il futuro della nostra nazione”.  Nelle sue parole si leggeva l’eco battagliero, l’appello alla “difesa della fede cattolica”.

LE DIVERGENZE SULLA BATTAGLIA ANTI ABORTISTA

Qualche giorno fa, poi, il punto di non ritorno. Intervistato da una rete televisiva americana, Raymond Burke rendeva nota urbi et orbi tutta la sua perplessità circa i contenuti della recente esortazione apostolica bergogliana, la Evangelii Gaudium: “Non ho ancora trovato nella mia mente il modo esatto di descrivere questo documento”. Ciò che “posso dire è che non mi pare possa essere considerato parte del magistero papale”. E questo perché “leggendo le parole del Papa sembra che a suo parere si parli troppo di aborto, matrimonio tra uomo e donna. Ma noi non potremmo mai parlare abbastanza di questo. Siamo letteralmente davanti a un massacro di non nati”, aggiungeva il porporato. Chiara la distanza tra lui e Francesco che invita a non “ossessionare” con la “trasmissione disarticolata di dottrine”.

RIMOSSI ANCHE BAGNASCO E PIACENZA

Il cambio di linea alla congregazione per i vescovi non si ferma all’epurazione del cardinale Burke. Fuori anche Mauro PiacenzaAngelo Bagnasco. Il primo, già caduto in disgrazia da tempo, a fine settembre era stato estromesso dalla Congregazione per il Clero, dove era stato nominato neppure tre anni prima. Al suo posto, un diplomatico. Il secondo, capo della Cei, sarà sostituito nella congregazione per i Vescovi dal vicepresidente Gualtiero Bassetti, profilo diametralmente opposto al suo. Se a questi si aggiunge anche la promozione del pensionato Paolo Rabitti, vescovo emerito di Ferrara-Comacchio e non certo tradizionalista, si comprende la portata del cambiamento. Una tornata di nomine che chiarisce il profilo del vescovo che ha in mente Francesco, lontano mille miglia da quello impersonato da Burke e Piacenza. Nota a margine: ha destato sorpresa che il Papa, nominando Pietro Parolin quale membro della congregazione, vi abbia lasciato anche il predecessore, Tarcisio Bertone. Ignoto il motivo.