SALVIAMO LA RISERVA DELLA VAUDA DAI PANNELLI FOTOVOLTAICI

Aiutateci a salvare dal fotovoltaico la riserva naturale della Vauda!

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In una zona compresa tra i comuni di San Francesco al Campo, San Carlo Canavese e Lombardore si sta valutando un progetto per la creazione di una centrale costituita da pannelli fotovoltaici, che dovrebbe coprire una  superficie di 72 ettari, oltre alla costruzione di una linea che porti l’energia fino alla centrale di Leinì.

La zona interessata è in parte nella riserva naturale della Vauda, splendida area selvaggia del Canavese, e in parte su terreni del demanio militare, che da anni vengono dati agli agricoltori della zona, che fino ad ora li hanno curati e resi produttivi.

Vincitrice della gara d’appalto l’azienda tedesca Beelectric, appoggiata dal Ministero della Difesa. E’ bene far notare che i comuni interessati hanno una forte vocazione agricola, con numerose aziende presenti, di cui alcune con terreni solo nella zona  oggetto del futuro impianto, quindi tale opera avrebbe non solo risvolti negativi per l’ambiente, ma anche per l’economia agricola della zona.

È sconcertante apprendere che, per far posto a centinaia di pannelli fotovoltaici, un’azienda straniera voglia strappare terreni produttivi agli agricoltori, e ridurre una riserva naturale, riconosciuta anche come SIC (Sito di Interesse Comunitario) dall’Unione Europea, visto che al suo interno vivono moltissime specie di uccelli e animali, altrove non presenti o molto rari.

Siamo a favore dell’energia fotovoltaica, ma non capiamo perché, con tutte le alternative esistenti (tetti di capannoni, parcheggi, aree compromesse quali discariche di rifiuti, svincoli autostradali, ecc.) sia proprio necessario distruggere quel poco di ambiente che ancora è rimasto intatto!