Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

e. p.c. Ministro della Giustizia prof.ssa  Paola Severino

Egregio Sig. Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Lei è  il capo della giustizia italiana ed il garante della nostra Costituzione. Vorremmo che, pur in un momento così critico della nostra storia, Lei prendesse in considerazione certe decisioni di alcuni tribunali dei minori, che confliggono con il buon senso ed il rispetto dei diritti civili ed umani. Le cronache raccontano di assistenti sociali troppo interventisti, di psicologi disattenti, di una magistratura flemmatica, di interesi economici e di errori giudiziari sempre più frequenti.

Non diciamo che tutte le sentenze siano ingiuste, ma alcune sono palesemente in contrasto con i diritti genitoriali e con il bisogno di un bambino di essere considerato una persona e non una cosa. Non vi sono solo genitori che ritengono incongruenti alcune decisioni, ma vi sono anche avvocati, psicologi e giudici minorili che contestano diverse sentenze. i (http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2011/12/28/643810-riabilitato_giudice.shtml).

Vi è la persistente abitudine del tribunale dei minori a giudicare i casi, ricorrendo alla formula, urgente e provvisoria, che data la lentezzza dei tribunali diventa cronica e duratura nel tempo, con grave nocumento alla crescita e alla maturazione di un minore, il cui tempo è invece rapido e stringente. Inoltre, nel giudizio minorile non si consente il pieno rispetto del principio del contraddittorio e, per di più, giova rilevare come in molti casi le conclusioni peritali, siano recepite in modo apodittico ed acritico da parte del tribunale per i minori.

Spesso la procedura si sviluppa senza la possibilità di un contraddittorio con impossibilità a produrre prove a discarico, relazioni di esperti di parte e quanto altro possa aiutare a controbattere le accuse. Tutto ciò configura un diverso approccio rispetto ad un procedimento verso un adulto, come se il minore fosse un oggetto da contendere, non un soggetto con diritti civili come tutti gli altri.

Siamo consapevoli che il problema non sia di facile soluzione, ma sarebbe auspicabile che il minore fosse trattato come un essere dotato di diritti non inferiori a quello di un adulto e potesse esprimere, quando in grado, un proprio parere.

Lei, ha saggiamente e giustamente fatto appello allo jus solis per rivendicare l'italianità di chi nasce nel nostro Paese, confidiamo che anche il diritto dei minori in difficoltà sia italiani che non, venga da Lei difeso con altrettanto vigore.

Allegati alcuni link di giornalismo d'inchiesta ed altro ...

http://www.rc-comunicazione.it/images/gs/Panorama19_11_2009.pdf

http://www.repubblica.it/cronaca/2011/04/29/news/inchiesta_italiana-15507476/

http://www.everyonegroup.com/it/EveryOne/MainPage/Entries/2011/6/7_Difendiamo_i_minori_e_le_famiglie.html

http://www.petizionionline.it/petizione/diritti-dei-bambini/4182

http://affaritaliani.libero.it/sociale/petizione_tribunale_minori100611.html

http://www.thepetitionsite.com/1/dalla-parte-dei-bambini/


Giuseppina Rubino e Antonietta Colasurdo    Contatta l'autore della petizione