Bloccare subito la vendita di armi italiane all’ Arabia Saudita, agli Emirati Arabi e a tutti gli alleati della Coalizione Araba impegnata nella guerra in Yemen.  

Bloccare subito la vendita di armi italiane all’ Arabia Saudita, agli Emirati Arabi e a tutti gli alleati della Coalizione Araba impegnata nella guerra in Yemen.  

Da molti mesi è noto che ordigni prodotti a Domusnovas in Sardegna dalla Rwm Italia SpA sono utilizzati dall’ Arabia saudita per bombardamenti in Yemen che spesso uccidono civili e bambini.

Hanno espresso ripetutamente le loro critiche a questo commercio:  Avvenire, quotidiano dei vescovi italiani, il Movimento dei Focolarini, il gruppo parlamentare del M5S, che ha presentato anche un esposto alla Procura di Roma. La popolare trasmissione Le Iene ha trasmesso alcuni servizi sull’ utilizzo in Yemen delle bombe di Domusnovas e la rete Disarmo, che rappresenta associazioni della sinistra italiana come l’ Arci  la Fiom con centinaia di migliaia di iscritti, è intervenuta più volte sul tema.

I governi PD, Renzi e Gentiloni, hanno sempre risposto che la vendita di armi all’ Arabia saudita rispetta le leggi vigenti, anche se molti esperti pacifisti ritengono che la legge 185/90 non permetterebbe la vendita a un paese impegnato in questa guerra.

Probabilmente  un eventuale sondaggio segnalerebbe  che una grande maggioranza di italiani è contraria alle forniture all’ Arabia Saudita. Ma l’ opposizione alla vendita di armi non si manifesta con la necessaria decisione.

Il  Movimento 5 Stelle è oggi al governo e non dice una parola sulle bombe della Rwm Italia. Nessuno dei suoi elettori  invita il M5S alla coerenza con quanto ha sostenuto fino al momento della nascita del governo Conte.

Allora in questo giugno 2018, mentre la coalizione a guida saudita bombarda la città di Hodeida, porto dove transitano l’ 80% degli aiuti umanitari, è necessario rilanciare l’ opposizione a questo sanguinoso commercio .

Invito tutti a sostenere questa petizione e soprattutto a fare quello che può per organizzare una campagna, non di facciata ma decisa, per bloccare la vendita di armi usate all’ Arabia saudita e ai suoi alleati.