Chiusura della Ginecologia dell'Ospedale di Putignano

ospda_n2.jpgPremesso che

con delibera n.161 del 29/02/2016, in applicazione del Decreto Ministero della Salute del 2 aprile 2015, n.70, e della Legge di Stabilità 2016, seguendo la procedura d'urgenza prevista dall'art.44, comma 3, della Legge Regionale n.7/2004 ("Statuto della Regione Puglia"), successivamente modificato dall'art.3 della L. R. n.44/2014, la Giunta Regionale della Puglia ha adottato il Regolamento regionale ad oggetto "Riordino ospedaliero della Regione Puglia [...]. Modifica e integrazione del Regolamento regionale n.14/2015", comprensivo delle strutture pubbliche e private accreditate;

con il medesimo atto, la Giunta Regionale ha rimandato l'approvazione definitiva del Regolamento regionale di riordino della rete ospedaliera pugliese e la sua tempificazione di dettaglio a seguito di: 1) valutazione dello schema di provvedimento da parte del Ministero della Salute e del Ministero dell'Economia e delle Finanze; 2) parere della competente Commissione Consiliare, obbligatorio non vincolante, nei modi e nei termini di cui all'art. 44. comma 2, della L. R. 7/2004. come modificato dall'art.3 della L. R. 44/2014;

la delibera n.161/2016 è stata trasmessa per il tramite del Segretario Generale della Giunta Regionale al Presidente del Consiglio Regionale per l'acquisizione, prima della definitiva approvazione, del parere preventivo obbligatorio non vincolante, nei modi e nei termini di cui all'art.44, comma 2, della L. R. 7/2004, come modificato dall'art.3 della L. R. 44/2014, richiedendo la procedura d'urgenza;

nella fase che ha preceduto l'adozione di detta delibera, stante anche la procedura d'urgenza seguita, è mancato un adeguato percorso di coinvolgimento e consultazione delle comunità locali, il quale consentisse di ricercare il più alto grado di rispondenza fra gli indirizzi dell'Amministrazione regionale e le istanze dei territori;

Rilevato che

il Piano di Riordino Ospedaliero, cosi come adottato dalla Giunta Regionale della Puglia in data 29/02/2016, contraddice per diversi aspetti il dettato normativo del DM 70/2016;

tale Piano, con riferimento all'Area Metropolitana di Bari, nega soprattutto il fondamentale principio della costruzione di una rete ospedaliero-territoriale omogenea, nella misura in cui accentra, nella Città capoluogo e nel suo hinterland più immediato, un'esorbitante offerta di strutture pubbliche ad alta o altissima qualificazione ("Policlinico", "San Paolo", "Di Venere"), mentre penalizza gravemente l'intero bacino d'utenza della Bassa Murgia, attraverso il declassamento ad ospedale di base del suo ultimo presidio sanitario pubblico, il "Santa Maria degli Angeli" di Putignano;

all'art.6 del Regolamento di Riordino, si arriva a prevedere la "disattivazione" dell'attuale stabilimento di Putignano (oltre a quelli di Monopoli e Fasano), come conseguenza dell'erezione del cosiddetto "nuovo Ospedale del Sud-est barese, tra Monopoli e Fasano";

la stessa configurazione dei collegamenti viari e ferroviari denota un'evidente alterità del bacino basso-murgiano, sia rispetto a quello alto-murgiano, che costiero, e, nell'ambito della Bassa Murgia, indica per la città di Putignano un'ubicazione baricentrica;

le comunità appartenenti al bacino d'utenza della Bassa Murgia (Putignano, Noci, Gioia del Colle. Castellana Grotte, Turi, Alberobello, Locorotondo, Sammichele di Bari, Casamassima, Conversano, Rutigliano, Noicattaro) accolgono una popolazione complessiva di oltre 220.000 abitanti (ulteriormente accresciuta nel periodo estivo da cospicui flussi turistici) e, pertanto, ai sensi del DM 70/2016, hanno il pieno diritto di essere servite da un ospedale di primo livello, ubicato in posizione baricentrica e raggiungibile da ogni parte in tempi brevi;

CONCORDANO

le premesse costituendo parte integrante e sostanziale del presente deliberato;

di opporsi, congiuntamente e singolarmente, in tutte le sedi politiche e istituzionali, alla delibera di Giunta Regionale n.161/2016, soprattutto nella misura in cui questa non riconosce all'ospedale "Santa Maria degli Angeli" di Putignano, ultimo presidio sanitario pubblico della Bassa Murgia, la classificazione di ospedale di primo livello ed arriva a prevederne la disattivazione (art.6 del Regolamento di Riordino) come conseguenza dell'erezione di un nuovo stabilimento nel tratto di costa compreso fra Monopoli e Fasano;

di adire le vie della Giustizia Amministrativa, laddove, nella definitiva stesura del Regolamento e del Piano di Riordino, non trovasse accoglimento la legittima istanza di classificare e dotare come ospedale di primo livello il "Santa Maria degli Angeli" di Putignano e permanesse una situazione di ingiustificato squilibrio della Sanità metropolitana in favore del Comune capoluogo e del suo hinterland più immediato;

di trasmettere il presente provvedimento a tutte le Amministrazioni Comunali summenzionate, per le proprie procedure di adozione, notificandolo altresì, per opportuna conoscenza, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero della Salute e al Consiglio Regionale della Puglia;


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