Quando la legge è in conflitto con il principio giuridico delle pari opportunità.

 

Oggetto: Legge Regionale 14 giugno 2013 n. 11 “Sviluppo e sostenibilità del Turismo Veneto” - Violazione di cui all'art. 49, comma 1 e comma 4 lettera b). Verbale di accertamento prot. n. 43125 del 29 novembre 2015.

"La legge è uguale per tutti". "Uguale" deriva da equo che significa giusto ed imparziale ma nel contesto dello “slogan” che recita ribadisco che "la legge è uguale per tutti", poiché di questo si tratta, d'uno slogan ridicolo ed inappropriato, "uguale" significa allo stesso modo che i cittadini sono tutti uguali davanti alla legge ma il concetto espresso resta incompiuto nel contesto della legislatura poiché è palese che la legge sarebbe uguale per tutti ma non considerando tuttavia che essa sarebbe uguale per tutti nel bene come nel male e se una legge equa ed imparziale sarebbe accettata da tutti, al contrario una legge che ad esempio limitasse e non favorisse senza una ragione plausibile le attività dei cittadini lascerebbe quantomeno adito a qualche dubbio nel merito d'essere degna d'un presunto rispetto dovutole. L'uguaglianza alla quale la legge vorrebbe votarsi sembra ignorare paradossalmente il concetto di giustizia poichè non si fa apparentemente scrupoli di poter creare anche ingiustizia.

Il caso in oggetto: sanzione di 2450€ (già pagata a rate per evitare mali peggiori) che la legge non giustifica plausibilmente ed è palese il banale ma purtroppo illegittimo delirio del legislatore smentito nella memoria difensiva non allegata. Limiti temporanei ingiustificati sono posti dalla legge (30 giorni di tempo per ricorrere ad un giudice e 60 giorni per ricorrere al Tar della regione) per ricorrere contro leggi inique che possono essere invece sostituite impunemente (una nuova legge non ha effetti retroattivi). I tempi relativamente brevi concessi per un ricorso non hanno permesso nel caso in oggetto di contemplare una memoria difensiva plausibile contemplata tuttavia in seguito. 50'000 o 500'000 firme sono infine condizioni insostenibili poste ai cittadini per chiedere provvedimenti legislativi alle camere quali ad esempio nel caso in oggetto: l'abrogazione delle suddette condizioni citate, dei limiti temporanei citati e della non retroattività delle leggi citata anch'essa.

La soluzione alternativa per poter contestare o proporre alternative alle leggi che ci vengono imposte per dare uno strumento ai cittadini e permettere ad ognuno d'esprimere il proprio pensiero nel merito delle leggi che dovrebbero semplificarci la vita piuttosto che rendercela più difficile è l'istituzione d'uno sportello aperto al pubblico statale, regionale, provinciale, comunale e/o online in funzione del bisogno ove rivolgersi per difendere i propri diritti. Nella sanità s'è istituito lo sportello unico per le prenotazioni per fare un banale esempio ed è necessario crearne similmente uno anche per la difesa dei diritti dei cittadini senza limiti e condizioni insostenibili per ricorrere contro l'ingiustizie perpetrate se pure in buone fede dalle istituzioni.