La legge favorisce la violenza di gruppo

Egregio Presidente Napolitano,
riteniamo la sentenza della Corte di Cassazione 
che prevede la possibilità di  applicare altre misure cautelative diverse dal carcere 
rispetto la violenza di gruppo su una donna una sentenza contro le donne, 
che non tutela il mondo femminile, depotenzia il reato di violenza, 
mettendo a maggiore rischio l'universo e la libertà femminile. 
Si chiede l'abolizione e/o modifica di tale sentenza e leggi da parte del governo italiano 
mirate a punire in maniera più forte e severa 
ogni forma lesiva e offensiva alla vita e alla dignità di ogni donna.
A tal proposito si ricorda l'interrogazione dell'Onorevole Rizza alla Camera dei Deputati nel 1998 
rispetto a quello che fu lo stupro di gruppo subito da Franca Rame il 9 Marzo del 1973 
dove si chiede al Parlamento che
“ sia introdotta una cultura tesa a stigmatizzare e colpire comportamenti offensivi e lesivi della vita 
e della dignità di qualsiasi donna 
anche in funzione di evitare che ordini ed azioni quali quelli subiti da Franca Rame
possano perpetuarsi in futuro”. 

Lo stupro Franca Rame
http://www.youtube.com/watch?v=EdJ_LM2tQtM

Firmatari
Franca Rame e Dario Fo
Donne e Uomini indignati

la sentenza:
Nei procedimenti per violenza sessuale di gruppo, il giudice non è più obbligato a disporre 
o a mantenere la custodia in carcere dell'indagato, 
ma può applicare misure cautelari alternative. Lo ha stabilito la terza sezione penale Corte di Cassazione, 
dando un' interpretazione estensiva ad una sentenza della Corte Costituzionale del 2010.

Per quanto riguarda lo stupro di Franca Rame:
Né esecutori né mandanti sono stati puniti
nessuno è andato in carcere
dopo 25 anni il reato è caduto in prescrizione.

 


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