Lettera aperta dei ricercatori su Human Technopole

A:     

Presidente della Repubblica   Sergio Mattarella        

Presidente del Senato      Pietro Grasso

Presidente della Camera     Laura Boldrini

p.c.  

Presidente del Consiglio      Matteo Renzi

On. Elena Cattaneo             

 

Come ricercatori siamo abituati a competere per finanziare le nostre ricerche: partecipiamo a bandi pubblici, le nostre proposte progettuali sono soggette a valutazione e spesso progetti valutati come eccellenti non sono finanziati, per l'esiguità delle risorse disponibili. Ma accettiamo i risultati se sappiamo che la valutazione risponde a criteri di merito. Per questo motivo la notizia che il governo ha affidato oltre 1 miliardo e mezzo di Euro per la realizzazione dello Human Technopole all'IIT (Istituto Italiano di Tecnologia) senza alcun bando pubblico ci ha profondamente amareggiato e deluso.   La senatrice Cattaneo ha invitato i ricercatori a farsi sentire: “Gli atenei, i centri di ricerca e i singoli ricercatori non possono tacere. Se decideranno di farlo, non si potrà fare molto in futuro.” [1]

Concordiamo con la senatrice Cattaneo: "L'IIT dice che non farà tutto da solo. Recluterà, con i soldi pubblici, ricerche (cioè idee) di altre istituzioni. Deciderà a chi e come distribuire i finanziamenti. Quali spazi assegnare e a chi. In altre parole l'IIT riceve e ri-eroga fondi pubblici [….] quando ogni studioso avrebbe il pieno diritto di accedere ai fondi direttamente alla fonte pubblica, con l'idea di cui è depositario, senza pagare pegno al Re Mida di turno" [2]  

Ci si chiede come mai sia stato scelto l'IIT, fondazione di diritto privato sostenuta da risorse pubbliche [3], anche rispetto ai dubbi relativi alla trasparenza nell'uso delle risorse pubbliche, alla governance dell'Istituto, alla procedura per la selezione del direttore scientifico e la durata del suo mandato (12 anni).   Risulta che molte altre istituzioni pubbliche svolgono una ricerca di qualità pari o anche superiore a quella dell'IIT, utilizzando i criteri della Valutazione della Qualità della Ricerca dell'ANVUR. [4]

Nell'ultimo bando FET-Open del programma europeo Horizon2020 sono stati finanziati 2 progetti a coordinamento italiano (su un totale di 13 approvati su 822 proposte), entrambi a guida CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Su 29 progetti FET-Open con partecipazione italiana finora finanziati, in 14 partecipano Università italiane, in 7 il CNR e in 1 l'IIT. [5] Quindi altri enti di ricerca italiani, non solo l’IIT, hanno titoli scientifici e capacità competitive di alto livello. Ci chiediamo che senso abbia la creazione di un nuovo polo di ricerca con competenze che sono già presenti presso altri enti pubblici di ricerca.  

Questa operazione ci sembra in palese contraddizione con quanto recentemente affermato dal nostro Presidente del Consiglio: “la richiesta di valorizzare il merito e di creare un ambiente competitivo e stimolante per la ricerca, è la nostra”. [6]  

Quindi, vogliamo esprimere pubblicamente il nostro pensiero: la valutazione della ricerca e il suo conseguente finanziamento devono basarsi su procedure aperte, libere, trasparenti, competitive per tutti i ricercatori.    

[1]http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/03/19/news/elena_cattaneo_scienza_all_expo_ecco_perche_insisto_sul_no_al_progetto_-135848851/

[2] http://bit.ly/1p6nswm

[3]   http://www.roars.it/online/domande-sullistituto-italiano-di-tecnologia/

[4] (Dati Scopus, elaborazione WWW.ROARS.IT) http://www.roars.it/online/iit-un-eccellenza-da-100-000-e-ad-articolo-due-volte-meno-efficiente-del-politecnico-di-bari/

[5] (Dati Ufficiali CORDIS al 15-3-2016).  

[6] http://www.repubblica.it/scienze/2016/03/26/news/renzi_ricercatori-136316684/