no fogli di via per proteste nonviolente

DOCUMENTO DI SOLIDARIETA’  CON MARINELLA CORREGGIA E CON I PACIFISTI BRUTALIZZATI E REPRESSI NELLA PROTESTA NONVIOLENTA CONTRO TRUMP, NATO E G7

24 maggio 2017. Il corteo presidenziale di Trump passa in via Nazionale, e tre pacifisti della rete No War di Roma, unici sparuti protestatari, tentano di mostrare uno striscione contro la pretesa del presidente americano di fare aumentare le spese militari a tutti gli alleati. 

(Per la precisione sul drappo stava scritto: Trump, Nato, G7 - Guerre ai popoli - Guerra alla terra).

Non lo avessero mai fatto! La polizia glielo impedisce con una fisicità spigolosa e brutale, denunciando poi, loro i lupi (in questo caso sicuramente), gli attivisti-agnelli per tentativo di bloccare il corteo presidenziale, manifestazione non autorizzata e addirittura resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Le accuse non stanno né in cielo né in terra, come dimostrano riprese televisive che sono state diffuse dell'evento. 

In particolare a Marinella Correggia, non residente a Roma, ma gravitante su essa per la sua attività giornalistica professionale, è stato anche consegnato il foglio di via, perché - gravissima colpa - avrebbe già preso parte ad altre iniziative nonviolente contro la guerra. Una prassi che chi ha vissuto le lotte a Comiso contro gli euromissili ricorda sin troppo bene.

Ai tre, a prescindere dalla condivisione o meno del merito dello striscione (che avremmo pure sottoscritto, ma non è questo il punto), va tutta la nostra solidarietà di "disarmisti esigenti", di cittadini indignati per la svolta autoritaria, intollerante e repressiva cui stiamo, con preoccupazione, assistendo. 

Non è accettabile che nel nostro Paese ormai diventi turbamento di ordine pubblico anche la più piccola e pacifica manifestazione di dissenso: dove andrebbe a finire il diritto alla libertà di espressione del proprio pensiero, tutelata da quel che resta della Costituzione?  

Gli imprenditori della paura, che sembra stiano conquistando tutte le principali forze politiche, continuano il loro lavoro sporco dimenticando che il diritto alla sicurezza esiste solo nella capacità di garantire la sicurezza dei diritti di tutti. 

I decreti Minniti-Orlando sono l'ultimo frutto del clima di follia repressiva che sta montando: autorizzano al soffocamento violento praticamente di chiunque osi contestare vari andazzi in cui il popolo non si riconosce. Perciò abrogarli è una priorità per mantenere condizioni democratiche nel nostro paese. 

Anche considerando questa cornice generale, se Marinella insieme ai suoi compagni volesse indicare una risposta nonviolenta “creativa” all'ingiustizia che ha subito sappia che ci troverà convintamente al suo fianco nello studiarla e nell’organizzarla: siamo certi del significato anche POLITICO della denuncia di un provvedimento di espulsione forse formalmente legale, ma sicuramente non legittimo.   

Promosso dai "Disarmisti esigenti" e da WILPF Italia

Primi firmatari: Angelo Baracca - Giuseppe Bruzzone - Alberto L'Abate - Alfonso Navarra - Giorgio Nebbia - Antonia Sani -  Alex Zanotelli

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