Petizione contro il danno e lo scandalo dato dal Cardinale Aviz

ESSENDO che tra tutti i fideli, in virtù della loro rigenerazione in Cristo, esiste una vera uguaglianza nella dignità e nel agire (Can. 208).

Essendo che tutti i fideli sono liberi d manifestare ai Pastori della Chiesa le proprie necessità, sopratutto spirituale, e i propri desideri (Can. 212 § 2).

Essendo che i fideli hanno il diritto di ricevere dai loro Pastori gli aiuti che vengono dai bene spirituali della Chiesa e dai Sacramenti (Can. 213).

Essendo che i fideli hanno il diritto di rendere culto a Dio secondo le disposizioni del proprio rito approvato dai legittimi Pastori (Can. 214).

ESSENDO CHE IL DECRETO della Congregazione per gl'Instituti di Vita Consecrata ecc., 13-7-2013, prot. n. 52741/2012 firmato da S. E. Joan Braz de Aviz, prefetto, e Arciv. Carballo, ha violato il diritto di ogni frate sacerdote dei Frati dell'Immacolata per celebrare il S. S. della Messa nel rito Antico, secondo le disposizioni del motu proprio Summorum Pontificorum di PP. Benedetto XVI.

ESSENDO in consequenza, che quasi tutti i fideli che adoravano il Signore secondo questo rito nei centri dove i Frati celebravano prima che 11-8-2013, sono deprivati anche del loro diritti spedificati sopra.

ESSENDO CHE dopo LA PUBBLICAZIONE DEL QUESTIONARIO usato per indagare il Frati, si vede bene gli segni chiari di mala fede, di manipulazione, e di DISSENSO con il Magisterio perenne della Chiesa, sia contro il detto Motu Proprio, sia contro la Costituzione Apostolica di San Pio V, Quo Primum, di 19.7.1570, sia contro quello di Trento, Sessione 7, can. 13.

ESSENDO CHE IL NOSTRO ALTISSIMO SIGNORE GESù CRISTO, L'UNICO CAPO DELLA CHIESA ha stabilito il potere ecclesiastico per promuovere la salvezza delle anima tramite l'adesione alla Regola della Fede (Sacra Scrittura e La Tradizione Divina e Apostolica), non per distruggere, ma per edificare.

Essendo che il detto decreto fu approvato da Papa Francesco.

Rimane per tutti i fideli, per fare appello ai Cardinali e ai Vescovi in communione con Papa Francesco, chiedendogli di intercedere con il Santo Padre per togliere questa prohibizione della Messa Antica, tanta scandalosa, tanta divisa, tanta contro la carità pastorale che tutti i pastori devono avere per tutti i fideli.

QUINDI, SUE EMINENZE, I SIGNORI CARDINALI, E SUE ECCELENZE, I REVERENDISSIMI VESCOVI ORDINARI DELLA CHIESA CATTOLICA, VI PREGHIAMO NEL SANTISSIMO NOME DI GESù CRISTO, PER LA SUA INTERVENZIONE affinchè PROPONIATE al Santo Padre QUANTO GRAVE è il danno che questo decreto ha fatto ai fideli che assistano a questi centri e a tutta la Chiesa Cattolica universale a cagione del scandalo immenso dato.