Chiediamo la valorizzazione del Poetto di Cagliari

Al Sindaco del Comune di Cagliari; Al Sindaco del Comune di Quartu S. Elena; Alla Regione Sardegna; Alla Provincia di Cagliari; Al Dipartimento di Scienze Geologiche e Scienze Chimiche dell'Università di Cagliari e a tutte le Autorità competenti,

 

 

Il Poetto (Poettu in sardo) è la principale spiaggia di Cagliari che si estende per circa otto chilometri, dalla Sella del Diavolo sino al litorale di Quartu Sant'Elena. Il Poetto è anche il quartiere ubicato nel tratto occidentale della striscia compresa fra la spiaggia e le saline di Molentargius. La località sarebbe stata chiamata dai cagliaritani pue(r)to, pue(r)tu o pue(r)ttu, così come viene detta tuttora. Finita la dominazione spagnola, i piemontesi italianizzarono molti termini derivati dallo spagnolo e "puettu" diventò Poetto nella lingua del regno. Lo studio del 1989 della Mediterranea Survey and Service MSS S.p.A. sull'erosione del Poetto, attraverso una serie di rilevazioni consentì di constatare che l'enorme degrado dell'arenile cagliaritano iniziò dagli anni '50 con la ricostruzione che portò a massicci prelievi di sabbia; nel 1997 e nel 1999 furono effettuati dalla stessa società degli aggiornamenti allo studio che confermarono il trend dell'erosione, e identificarono quali cause del degrado la presenza della strada litoranea, l'incremento dell'azione ondosa a causa della scomparsa della Posidonia oceanica, e la costruzione degli stabilimenti e dei bracci a mare del Lido e D'Aquila, dei casotti e delle villette. Per rimediare alla scomparsa della spiaggia del versante cagliaritano si è tentato un ripascimento nel 2002: attraverso un sistema di draghe, è stata prelevata la sabbia a qualche centinaio di metri dalla riva anziché dal luogo precedentemente scelto a varie miglia dalla spiaggia, vanificando così la buona intenzione di riportare il Poetto alle sue originaria bellezza e dimensione. Infatti il risultato si è dimostrato sconvolgente: la sabbia finissima e bianca di una volta è stata sostituita da un miscuglio completamente diverso per colore e granulometria, contenente non solo sabbia ma anche frammenti di conchiglie e concrezioni marine. A distanza di tempo la situazione non è migliorata; inoltre anche che il tratto quartese, in un primo momento rimasto intatto, dopo qualche anno ha cominciato a presentare gli stessi problemi dovuti all'asportazione della sabbia ad opera del vento, degli uomini e naturalmente del mare. A gennaio 2012, per la prima volta dopo l'operazione di ripascimento, la spiaggia recupera metri, anche dieci in alcuni punti, come segnalato dall'Urban Center di Cagliari. Tuttavia, nel 2013, la forza erosiva delle correnti, sommata alla cattiva gestione e ai mancati studi sui processi erosivi, ha riportato la situazione a prima del 2002. La presenza di amianto nella spiaggia del Poetto è di dominio pubblico già dal 2004, ma solo a seguito di un esposto effettuato il 2 maggio 2012 alla Procura della Repubblica, al sindaco, al prefetto, alla Asl 8 (Cagliari) e al comando dei carabinieri per la Tutela ambientale da parte di un cittadino, Franco Anedda, sulla presenza di eternit, il sindaco di Cagliari attraverso l'ordinanza n.19 del 13 Giugno 2012, avvia l'operazione di rilevazione e bonifica per una durata inizialmente prevista di 30 giorni con chiusura in tre diverse fasi ognuna della durata di dieci giorni dell'area dalla quarta fermata fino alla spiaggia di Quartu, e la Procura apre un’inchiesta per fare luce sulla vicenda: il fascicolo, senza ipotesi di reato, è tra le mani del pm Giangiacomo Pilia che ha affidato le indagini ai carabinieri del Noe - nucleo operativo ecologico. Sulla provenienza di tale eternit sono state formulate diverse ipotesi: la demolizione del 1986 dei casotti, dalla rimozione dei baretti del 2012, dagli stabilimenti militari nei quali l'eternit è ancora presente, o da atti deliberati di deposito dei frammenti da parte di ignoti. Attualmente tutto l'arenile del Poetto è in forte degrado. Le strutture turistiche ossia baretti e chioschi servono sia per i sardi che per valorizzare il turismo. Vandali che lasciano rifiuti di tutti i tipi e indegradabili in spiaggia esempio plastica (si ricorda che anche i mozziconi di sigaretta sepolti sotto la superficie della sabbia hanno un tempo medio di biodegradabilità di circa 8-9 anni), scritte su strutture murarie con spry dei così detti writers. L'erosione sopratutto eolica fa arretrare la sabbia verso il tratto stradale. Sabbia preziosa che viene inesorabilmente perduta. Tutto ciò è inaccettabile e mancano lavori di ripristino che gioverebbero alla disoccupazione, controlli con Corpi di Vigilanza speciale (guardie giurate o simili) o Videosorveglianza dell'arenile 24 ore su 24 sui campeggiatori abusivi e sanzioni con tolleranza zero per chi sporca, inquina e deturpa. Le spese di ripristino dovrebbero andare a chi sporca. Chiediamo alle Autorità competenti la valorizzazione ovvero la cura del Poetto di Cagliari.