No alla bibliometria per valutare università e ricerca

Silvia97
Ospite

/ #21

2013-06-03 12:37

Il desiderio di usare criteri meccanici per valutare nasce anche dall'improprio uso di quelli qualitativi. Chi vive in Università sa di sicuro come siano troppi gli esempi di criteri elastici, anzi elasticissimi, grazie ai quali è successo e succede di tutto. Moralizzare i concorsi pubblici a colpi di accetta non è tuttavia una soluzione: anzi! La velocità con cui molti si stanno attrezzando a usare la scure anziché l'elastico è spettacolare, e nel frattempo pochi si sono accorti dei "danni collaterali"- ad esempio l'accettazione di principi perversi come quello delle mediane. Lo dico con la serenità personale di chi sta per andare in pensione come professore ordinario...  ma anche con il dispiacere di chi ha visto maltrattare, grazie al vento dell'impatto, persone più giovani (peraltro già valutate come meritevoli, seppure con altri criteri). L'uso improprio dei criteri quantitativi di produzione ha permesso che a persone così ne venissero preferite altre (un tanto al chilo?) senza tenere conto delle pubblicazioni non impattate, del lavoro didattico e gestionale e, dulcis in fundo, nemmeno del settore disciplinare.