FIRMA A SOSTEGNO DELLA Marcia Europea Per il Lavoro

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Ospite

#26

2012-01-18 12:21

Rifkin: Terza rivoluzione industriale

Provo a dirlo senza calcare troppo la mano: il concetto di terza ri-voluzione industriale è stato formalmente assunto dal Parlamento europeonel 2007, quando l’allora presidente Pöttering l’ha definita una strategia dilungo termine per l’Unione Europea. È il secondo stadio del processo di in-tegrazione europea, che si auspica possa favorire il raggiungimento dell’A-genda di Lisbona. Il lavoro fatto finora è proceduto a diverse velocità, tantoall’interno della Commissione quanto nell’ambito dei singoli Stati membri.Nel frattempo, circa un anno e mezzo fa, abbiamo fondato la «Third In-dustrial Revolution Global CEO Business Roundtable», una coalizione glo-bale composta da aziende che operano nel settore delle energie rinnovabili,nel settore edilizio, in quello immobiliare, delle tecnologie delle comunica-zioni, dei servizi logistici, dei trasporti, delle forniture energetiche. Obiettivodella coalizione è elaborare una serie di
master plan
per le varie città e regio-ni, affinché queste possano iniziare a dotarsi dell’infrastruttura di cui la terzarivoluzione industriale necessita. Altrimenti continueremo tutti a sfornaresolo una montagna di progetti pilota, e la Terra continuerà a surriscaldarsi.

Ospite

#27

2012-01-18 12:28

Mr. Rifkin

In Germania ho fornito consulenza al cancelliere Merkel, sono stati già avviati gli interventi per la realizzazione dei quattro pilastri fondamentali: stanno installando impianti per lerinnovabili in tutto il paese, scelta che ha permesso loro di creare 220 milaposti di lavoro in pochi anni; stanno trasformando il proprio intero patri-monio edilizio in centrali energetiche, affinché ogni stabile possa catturare lapropria energia direttamente in loco; stanno realizzando depositi di idroge-no in tutto il paese; stanno realizzando una rete di distribuzione intelligente.Questo è ciò che sta facendo la Germania, e lo sta facendo ora. Ma potrei ci-tare la Spagna, di cui mi occupo in qualità di consulente del presidente Za-patero. Gli spagnoli sono il numero due sul fronte delle rinnovabili e stannoavviando la terza rivoluzione industriale. Gli stessi paesi scandinavi si sonoattivati. Perché non l’Italia?

Ospite

#28

2012-01-18 12:34

MK. Rifkin
I giovani non pensano in termini di destra e sinistra, è per questo che non s’iscrivono alle formazioni politiche. Non ragionano in questi termini, ritengono che lo scontro sia tra il modello patriarcale, centralizzato e piramidaleda una parte, e il modello distribuito, dell’
open source e delle creative commons dall’altra. È una generazione cresciuta in internet, abituata a Wikipedia, a condividere codici sorgente, codici computazionali e software, a usare You-tube e Facebook, tutti spazi collaborativi dove condividono le informazioni in maniera distribuita. In attesa che questo cambiamento generazionale si compia, l’esperienzami dice che oggi la volontà di una determinata amministrazione cittadina o regionale di sviluppare un
master plan dipende esclusivamente dall’approccio dei singoli amministratori, dal loro pensare in termini distribuiti e collaborativi, o piuttosto centralizzati e patriarcali.

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2012-01-19 02:51



Ospite

#30

2012-01-19 14:29

Fassina.

L'impianto culturale della nostra posizione sul lavoro, la posizione proposta alla Conferenza per il lavoro a Genova a Giugno scorso e alla recente Conferenza per il lavoro autonomo e la micro e piccola impresa a Monza, è incentrato sul rapporto persona-lavoro-democrazia. Sarebbe stata una scelta impossibile da fare senza il contributo della pluralità di culture presenti nel Pd. Di tutte le culture presenti nel Pd. L'amalgama qui pare riuscire. Allora qui sta la sfida affascinante per il Pd. Possiamo mettere al centro della nostra visione la persona che lavora, come nella tradizione del cattolicesimo sociale, senza perdere l’attenzione alle asimmetriche relazioni economiche e sociali al centro delle culture socialista e laburista? Possiamo partire dal paradigma del “neo-umanesimo integrale” e provare a costruire il profilo culturale e programmatico del Pd lungo il sentiero da esplorare di un neo-umanesimo laburista? In conclusione: il neo-umanesimo laburista può essere una traiettoria di ricerca culturale e politica, prima che programmatica, lungo la quale costruire l’identità del Pd e la tessitura di una inedita alleanza sociale, di uomini e donne, di soggetti ed interessi, sia a livello nazionale, sia a livello europeo e globale?

Ospite

#31

2012-01-19 14:34

Fassina

La nostra sfida è valorizzare il lavoro come fonte di identità della persona e fondamento della democrazia. “Il lavoro come questione di senso”, secondo il titolo di una bella raccolta di saggi curata da Francesco Totaro. La nostra stella polare è l'art 1, l'art 3 e l’art 4 della prima parte della nostra Costituzione. Il lavoro inteso nella sua generalità. Innanzitutto, l’anello più debole della catena, l’area sociale che più ha sofferto l’offensiva liberista: il lavoro subordinato, in tutte le sue forme esplicite o coperte dal contratto a progetto o dalla Partita Iva. Poi, il lavoro autonomo vero. Il lavoro professionale. Il lavoro dell'imprenditore datore di lavoro.

Ospite

#32

2012-01-19 14:35

Fassina

Le conseguenze del trionfo liberista e degli interessi materiali ad esso sottostanti sono sotto gli occhi di tutti. Il primato dell’economia sulla politica ha portato al rattrappimento delle democrazie delle classi medie, non solo ad enormi disuguaglianze ed alla conseguente paralisi economica. Ha portato alla regressione delle condizioni del lavoro e allo svuotamento della civiltà del lavoro caratteristica di fondo dell’economia sociale di mercato. È la regressione delle condizioni del lavoro e la conseguente disuguaglianza nella distribuzione del reddito, della ricchezza e delle opportunità di mobilità sociale la causa prioritaria della rottura dell’equilibrio dell’ultimo trentennio. La regressione del lavoro nel suo insieme, incluse le classi medie. È la regressione delle condizioni del 99% della società, come scritto sui cartelli portati in giro dai ragazzi e dalle ragazze di Occupy Wall Street a Zuccotti Park a Manhattan. Degenerazione della finanza e polarizzazione nella distribuzione del reddito sono facce della stessa medaglia. Oggi, il lavoro subisce rapporti di forza sfavorevoli come mai è stato nel secolo alle nostre spalle. Il capitale fa shopping globale di lavoro. Gli strumenti istituzionali, politici e sindacali per affermare il lavoro sono spuntati in quanto chiusi nello Stato nazionale. Oggi, siamo di fronte ad una "emergenza giovani". Non solo precarietà, ma disoccupazione ed inoccupazione. Tuttavia, ecco un punto rilevante di discussione tra di noi, i giovani sono l'area di sofferenza più acuta di uno smottamento che ha segnato l'insieme del variegato universo del lavoro del settore privato. Non soltanto le fasce più in basso, ma anche, ecco la novità economica e politica, la stragrande maggioranza delle classi medie. Il 90% dei lavoratori ha perso reddito e ricchezza a vantaggio del 10% più in alto.

Ospite

#33

2012-01-19 14:41

Magatti.


Tutti i discorsi di questi anni sulla crisi suonano contraddittori. Alcuni insistono sulla ripresa dei consumi interni che è resa impossibile dall'indebitamento e dal generale clima di sfiducia e di instabilità. Altri parlano di competitività per sottolineare lo sforzo che occorre compiere per essere all'altezza dei competitor. Ma entrambi questi discorsi, sicuramente corretti, peccano dal lato della motivazione: perché dobbiamo essere competitivi? e quali nuove forme istituzionali potranno, più positivamente, mettere a frutto la qualità umana delle società libere? Cominciamo col dire che la grande contrazione si prolungherà per qualche anno. Ciò significa che questo è il momento per fare un investimento di medio-lungo termine. Ma in che direzione?

Ospite

#34 Re:

2012-01-20 04:34

#30: -

attendiamo la tua firma


Ospite

#35

2012-02-01 12:45

iniziativa lodevole e necessria....

Ospite

#36

2012-02-03 11:45

ottimo!!!

Ospite

#37

2012-02-11 18:29

farla è una opportunità

Ospite

#38

2012-02-20 09:59

ba' bene la potizione ,ma da sola non basta,cè bisogno di grandi movimenti per ottinere risposte.Ciao

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2012-04-18 05:40